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Jesse Malin

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2011 22:48
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17/10/2005 19:17
 
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Il primo disco di questo ragazzo si chiama "the fine art of selfdestruction" ed è davvero molto bello..

lo ha prodotto un tale che si chiama ryan adams e che è molto amico di jesse. ecco quello che dice rootshighway

Sul suo conto si sono già sprecate molte parole, la stampa inglese lo ha letteralmente consacrato e qualcuno si è subito adoperato nella facile equazione con Ryan Adams (amico di lunga data e produttore del disco in questione). Con questi fardelli sulle spalle, non vorrei proprio trovarmi nei panni di Jesse Malin, che in realtà è in giro da parecchi anni con la sua punk band (D-Generation) e sa cosa vuol dire suonare rock'n'roll. The Fine Art of Self-Destruction, un titolo malizioso che gioca un po' con la sua immagine da rocker scapestrato, è tuttavia un esordio solista che non passa inosservato, soprattutto se avete un debole per quei songwriter dal taglio urbano, con l'aria di maledetti e le chitarre elettriche sempre in bella mostra. Provando a mettere un po' di ordine in questo gran vociferare si potrebbe innanzi tutto sgomberare il campo dall'accusa di clone di Ryan Adams, che mi pare qualcuno gli abbia frettolosamente attribuito. Le affinità non si possono nascondere, ma non basta una forte amicizia a renderli uguali: le crude ballate di Malin possiedono il respiro romantico della New York notturna (Queen of The Underworld, Brooklin, la stessa title-track) mischiano la decadenza di Lou Reed e i feedback di Neil Young, una forte urgenza espressiva nei testi, ma lasciano nel cassetto gran parte delle radici country dell'illustre collega (eccezion fatta per Almost Grown, la più rootsy della raccolta) e sono decisamente più acerbe e viscerali, almeno su disco. I punti di incontro sono l'interpretazione passionale e quella voce, segnata da un'imprecisione che lo lega ad Adams e soprattutto al loro mentore, il solito imprenscindibile Paul Westerberg. Quest'ultimo aleggia come un fantasma tra le note di TKO, Downliner e High Lonesome, struggenti rock'n'roll colorati dal piano ed organo dell'ottimo Joe McGinty. Dall'altra parte c'è una personalità in via di definizione e con i propri punti di riferimento: l'arsenale di chitarre sfoggiato in Wendy è figlio del punk-rock più virulento, il solo di Riding On The Subway vira al surf, Xmas infine, un'umida ballata che arriva dritta dagli anni settanta. Che piaccia o meno, Jesse Malin potremmo ritrovarcelo tra i piedi per molto tempo ancora.
(Fabio Cerbone)



per chi nn ce lo avesse ve lo consiglio... a me piace un sacco e ultimamente è sempre + spesso nel lettore cd.

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Someday girl I don’t know when we’re gonna get to that place
Where we really want to go and we’ll walk in the sun
But till then tramps like us baby we were born to run

[Modificato da racinginthestreet 17/10/2005 19.17]

Post: 69
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18/10/2005 17:17
 
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Accolgo il consiglio, lo cerco.
Post: 73
Città: NAPOLI
Età: 42
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25/10/2005 19:45
 
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E' fantastico!!
Grazie per la segnalazione. Ora cerco anche il secondo [SM=x226253]
Post: 31
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25/10/2005 22:22
 
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Re:

Scritto da: Marcoasis 25/10/2005 19.45
E' fantastico!!
Grazie per la segnalazione. Ora cerco anche il secondo [SM=x226253]



"the heat" è leggermente inferiore a mio parere a "the fine e compagnia bella".. ma validissimo anche quello.

il buon jesse malin, oltre a aver fatto da apertura agli show di ryan del 2002, ha suonato con springsteen al concerto di natale ad asbury park nel 2003. vedere springsteen che si diverte come un matto suonando "wendy" come se avesse 20 anni è uno spettacolo.

Recentemente, in uno dei concerti di bruce del "devils and dust tour", jesse era seduto in sala e bruce gli ha dedicato "the promise", uno delle sue canzoni in assoluto più belle.
Post: 80
Città: NAPOLI
Età: 42
Sesso: Maschile
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17/11/2005 00:57
 
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Re: Re:

Scritto da: racinginthestreet 25/10/2005 22.22


"the heat" è leggermente inferiore a mio parere a "the fine e compagnia bella".. ma validissimo anche quello.




Sono d'accordo, comunque il buon Jesse è un grande [SM=x226253]
Post: 7
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Sesso: Maschile
Firecracker
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09/11/2011 22:48
 
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a me piace e trovo The heat il suo moglir disco. ma mi piacciono tutti.
L'ultimo (Love it to life) ha talmente tanti strumenti che si possono sentire dopo tanti ascolti che ancora non mi ha stancato
I testi sono praticolari, pieni di slang e modi di dire. Infatti, pur essendo laureato in linge non li riesco a capire molto.
ad esempio: c'è qualcuno qui che sappia cosa vuol dire Downliner?
I'M A FAST TALKIN HELLRAISING SON OF A BITCH

per altre delizie verbose, et voilà..
http://www.webalice.it/cammello82
http://www.myspace.com/fraccobaldo
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